sabato 16 settembre 2017

Un po' di storia

Era da un bel po' che non entravo nel blog, per due motivi sostanziali:
il primo riguarda gli impegni personali
il secondo riguarda proprio le ipotesi dell'Autore.
Il secondo caso, ci si creda o no, è che non nutro più interesse a confutare Mauro Biglino; quello che si doveva dire, è stato detto in lungo e in largo.
Dopodiché, letti alcuni commenti (di straforo), ho letto della citazione nell'ultimo testo di Mauro inerente 'Confutatio'.
Ammetto, sinceramente, di non aver consultato il testo (sempre per il punto due...) e pertanto mi fido di chi ha postato questa novità.
Pur facendomi piacere, immagino quale sia il tono con cui si dedicheranno un paio di righe al blog.
Perciò, senza polemica alcuna, posto un articolo che troverete anche sulla fanpage di Facebook ( 'La guerra anti neo-evemerista' ), dove - oltre le 'leggende urbane' sul sottoscritto (tra le migliori, l'affermazione che io sia pagato dal Vaticano: vi prego di darmi il numero del conto corrente se lo conoscete, vi scongiuro...!) - racconto i motivi sostanziali per cui mi sono buttato in questa, comunque bella, avventura.
E il motivo principe è quello per cui, liberamente, si può parlare o polemizzare su 'Confutatio', perché è sempre bene, in ogni caso, che vi siano tesi e antitesi. La sintesi risiede nelle libertà di opinione, libertà critica o libera convinzione di ognuno/ognuna di noi, di ognuno/ognuna di voi.

" La guerra anti neo-evemerista. Perché nacque ‘Confutatio’ contro le tesi di M. Biglino "


Archeomisterica, AD 2012 - L’analisi principale

 
Come ben sapete, Archeomisterica non è solo uno pseudonimo attraverso cui faccio ricerca indipendente o recensisco testi a sfondo eterodosso. Sono anche il blogger di 'Confutatio', punto di riferimento nel web per chiunque voglia ascoltare la proverbiale ‘altra campana’ in merito alle ipotesi dell’Autore Mauro Biglino. Alcuni anni fa, dopo uno scontro a colpi di post su un noto social network tra me e l'Autore in questione e l'assalto da parte dei suoi sostenitori, iniziai ad indagare sul web e su alcune riviste ciò che in marketing strategy viene definito positioning.
In parole povere, il positioning definisce un valore, per esempio commerciale, espresso in termini di awarness, ovvero conoscenza generalizzata di un marchio/prodotto, pricing cioè prezzo di mercato, quality e soprattutto 'competitioning' ovvero 'concorrenza'.
Mi resi immediatamente conto dell'assoluta mancanza di competitors preparati e soprattutto strutturati come organismo, in cui ogni ambito dell'organizzazione ne curasse una parte specifica rendendo – così - efficace l'informazione alternativa.
 

Lo scenario

 
Mauro Biglino, al tempo, era un carro armato ben piazzato sulla propria strada, coerente e coordinato da altri dispositivi di comunicazione, che sparava cannonate letali al posto giusto nel giusto istante.
I critici, al contrario, si risolvevano in isolati, scoordinati gruppuscoli, spesso singoli cani sciolti, assolutamente in assenza di coordinamento ma, soprattutto, contrastando l’Autore su piani diversi e pertanto incompatibili o inefficaci. Dire a Biglino, ad esempio, che ‘Dio lo punirà’ equivale a stare zitti.
Non vi era infatti campana alcuna che suonasse rintocchi diversi rispetto a quella dell'Autore contrastandolo sullo stesso piano, ma – de facto - lasciandolo indisturbato in una sorta di monologo assoluto. Quelle poche voci contrarie che riscontrai, affatto capaci di criticare l'Autore sul proprio campo, erano chiuse all'interno dei propri cenacoli senza rivolgersi direttamente allo studioso.
 

‘Confutatio’

 
Scelsi il nome 'Confutatio' come marchio del blog e lo collegai al brand AM.
La Critica Sistematica non nasce, al contrario di quanto affermava l'Autore, con il fine di 'demolire' la sua ipotesi o peggio - come ho avuto modo di leggere in privato - di contrastarne il business editoriale: entrambi questi aspetti sono sacrosanti e protetti dalla libertà d'espressione ma soprattutto dal buonsenso.
La libertà d'espressione, nei canoni del rispetto dovuto alla persona, è però bipartisan e non assoluta. La critica è sempre propositiva seppure nel suo significato di 'divisione', 'cesura': per questo è facile trovare su 'Confutatio' riconoscimenti o allineamenti relativi ad alcune digressioni dell'Autore.
Ma noi non davamo ragione ad egli: semplicemente lo confutammo sul suo stesso terreno, coordinando ebraisti di madre lingua, ricercatori indipendenti, eterodossi ed ortodossi, filologi, linguisti, appassionati di archeologia ed astronomia, scrittori e persino scienziati.
Tutti sotto l'egida di 'Confutatio'.
Adesso - riprendendo il pay-off caro all'Autore e alla Casa Editrice posto su ogni cover dei suoi libri - possiamo parlare davvero di 'una ricerca per liberi pensatori': perché oggi altri liberi pensatori sono stati in grado di assicurare la libertà critica ad ogni persona che si avvicini a tali argomenti e non solamente a monologhi assoluti.
 
Archeomisterica Eterodossa

lunedì 25 maggio 2015

E' giunto il momento del consulto psichiatrico

Federica Di Noi
'Io, Donna Clonata'
(Edizioni Youcanprint 2013)



Ricevo da un amico un articolo su X-Times di cui conosciamo bene, come ASPIS, la Direzione. Questo articolo è una breve intervista a tale Federica Di Noi che per molti sarà una scrittrice ma per noi è fondamentalmente una giovane donna legata a Mauro Biglino.
Cosa si racconta in queste righe? Semplice: ella fu contattata, non si sa quando non si sa dove (tipico delle traduzioni dall’ebraico di M.B.) da un certo ‘Marco’ il quale la mette al corrente di un potentato extraterrestre che ha il potere tecnologico, non si sa come non si sa l’origine, di clonare gli individui tra i 20 e i 25 anni garantendone l’immortalità. Naturalmente è un potentato in grado di disporre di ingenti ricchezze e con il desiderio di continuità tra esso e le ricchezze stesse attraverso la clonazione di ‘prescelti’.
Il procedimento di clonazione, non si sa dove non si sa quando (‘tale moglie, qual marito…’ citaz.), fu trasmesso da detti alieni (non si sa chi sono non si sa da dove provengano – ibidem…) a detto potentato (non si sa chi sono, non si sa dove stanno…) ed è soprattutto una pratica portata avanti dagli omini verdi ‘ab urbe condita’, quindi quando io, quelli di ASPIS, la Di Noi e M.B. ancora risiedevamo nelle ‘palle dei padri’ sperando, of course, di non provenire da provette di DNA estratto da cadaveri precedenti perché la cosa, volendo, mi fa anche un po’ schifo.
La Federica, che ho conosciuto di persona a marzo di qualche anno fa durante una prolissa quanto inutile Conferenza del Mentore ad Ancona, corrobora il racconto di questo ‘Marco’, con cui ha conferito per parecchio, mediante due riferimenti di persone, non si sa chi non si sa quando (tranne un accenno agli studi universitari a Bologna, non si sa comunque quando…) una delle quali contattata da – guarda caso – un certo ‘Marco’ che le racconta la medesima storia.
Un serial…
Non solo.
C’è una donna della Lombardia (Popolazione: 9,995 milioni al 30 maggio del 2014, fonte Wikipedia), la quale ‘giurin giuretta’ di aver frequentato un ricco uomo d’affari per dieci anni e di averlo visto, una sera, con un suo clone a chiacchierare in auto, in mezzo alla strada (tipica intelligence per non farsi ‘sgamare’) e da quell’istante perde completamente le sue tracce. Non sto scherzando, in allegato l’articolo…
Mi fermo qui.
Allora, sinceramente: in ASPIS, aldilà di certe ‘profusioni scatologiche sul lento’ da cibo scaduto spesso derivanti dalla Riviera, c’è il Dr. Fabio Marino, Medico Psichiatra e Dirigente ASL 4 di Frosinone: garantisco io, come Membro Permanente e Capo Fondatore ASPIS, che i primi consulti saranno gratis.
Perché? Perché non c’è niente di meglio dell’avallo da parte di un tecnico competente per capire se la Signora è o non è in grado di intendere e volere. Se lo fosse, non solo me lo auguro ma ne sono certo, allora vuol dire che una verità esiste in ciò che racconta: detta verità però può essere la meravigliosa capacità di una plurilaureata – tra cui Scienze della Formazione in cantiere – per circuire centinaia di incapaci in giro per la Nazione a fini di business. Del resto la tradizione in quell’ambito non langue…
Riguardo X-Times, chiedo un esame di coscienza su moralità e senso di responsabilità per il lavoro di informazione che, con fatica, porta avanti la Redazione.








venerdì 12 settembre 2014

'Si pensava fosse 'Critica' e invece era un calesse' (parafrasi da citaz. cinematografica)


Leggo con mia soddisfazione una critica al sottoscritto a proposito del video sul Culto del Cargo: forse la prima sensata. Giusto sarcasmo e competenze sul videoediting.
Ma - al solito - le imprecisioni faziose.
Mi pregio di rispondere.
Proteggo la provenienza dell'info cancellandone i riferimenti personali ma lasciando le date.
Andiamo punto per punto.
1) Sul famoso video di Osimo, io - dopo una digressione sui Nephilim che sostengo da sempre e per la quale collaboro con Biagio Russo (ovvero 'i più grandi sulla Terra' e non 'coloro che discesero dal cielo' attraverso traduzione dal greco della Septuaginta e aiutato dagli Uomini di CE sull'Ebraico di contro al sedicente Sitchin), faccio una battuta:
'[...] invece è peggio di quanto credessi...!' riferito all'eloquio di Mauro Biglino. Provare per credere, il video è alla portata di tutti.
2) Non è 'tornati a casa': il video di Osimo risale al 3 marzo del 2012 mentre la Confutatio del Culto del Cargo è del 3 ottobre 2013, quasi un anno e mezzo di storia 'violenta' di 'Confutatio'.
Mai affermato che Biglino E' un antisemita: ho sottolineato la considerazione che tale Autore manifesta nei confronti di un Popolo storicamente fondamentale. Basta andare sul mio video ed ascoltare, anche dal video di Mauro, l'imbarazzo dopo aver fatto certe affermazioni balbettando '...non vorrei essere... ecco... per carità...'
3) Il Culto del Cargo non è un 'particolare' bensì una precisa collocazione storica in grado di supportare, come indizio probatorio, le ipotesi di Biglino.
L'Autore del post dispensa la citazione dell'Antropologa Cecilia Gatto Trocchi e i riferimenti al testo di Worsley 'La Tromba Suonerà' che non sono le elucubrazioni di un avventuriero spacciato x naturalista come Huxley.
4) Quando uno mostra un testo non 'insinua': dimostra. E qui mi fermo.
5) Perfettamente d'accordo, del resto l'intelligenza comunicativa oggi o si avvale di competenze oppure fa la figura dell'oscuro (per gli altri, non per me) Autore del post.


Sono sempre in attesa del grande trait-d'union omerico-esiodeo-toranico per continuare a divertirci insieme.
Acquistatelo in massa, è un consiglio. Così ci si rende conto di una ipotesi, non per sentito dire.

giovedì 7 agosto 2014

Addendum - Postilla all'articolo 'La Biochimica (sbagliata) degli Elohim'

Al solito.
ASPIS - attraverso Fabio Marino - esprime una critica serrata e ben argomentata alle corbellerie dell'Autore in persona ed ecco giungere immediatamente un suo noto 'collaboratore' i cui testi sono assai citati in bibliografia.
Si tratta di Alessandro Demontis, già noto su queste colonne per aver insultato pesantemente gli Ebrei

('E' offensivo anche dargli del nazista')

il quale, da perito chimico industriale, tenta la sortita contro il Dr. Marino, riportandosi poi a miti consigli e riconoscendo l'errore di Mauro Biglino una volta dimostrato, non senza veemenza, che la sua difesa era perfettamente inutile, dati anche i riferimenti in cui il Biglino stesso spara 'alzo zero' delle vere e proprie 'bestemmie biochimiche' a danno dei soliti impreparati e profondamente ignoranti in materia (comunque 'vittime') lettori affezionati che compongono l'universo preda delle bislacche e poco argomentate teorie dell'Autore.
Di seguito l'approfondimento del Dr. Marino a scanso di equivoci.
Volentieri pubblichiamo.

('Addendum al precedente articolo su Associazione Aspis') )



ADDENDUM
Avevo dichiarato la mia disponibilità a discutere in merito a critiche “preferibilmente assennate“. Ebbene, accanto a moltissimi complimenti (i cui autori ringrazio!), ho ricevuto qualche critica. Purtroppo, nemmeno una assennata. Tralascio volentieri quella secondo cui sono stato troppo duro con il sig. Biglino e sarebbe bastato scrivere che questi sbagliava SENZA ENTRARE NEL MERITO (sic!) (e mi limito al riguardo a ricordare il feroce sarcasmo che spesso Egli stesso usa: chi di spada ferisce, etc. etc.); contrasto invece direttamente le involute affermazioni di un diplomato Perito Chimico, che mi attacca frontalmente così:
Da chimico non ritengo corretto che l’ articolista (il quale mi risulta essere un medico) usi la carta del ‘le formule sono molto diverse’ per sostenere la infondatezza di un argomento… intanto perchè ha paragonato due rappresentazioni diverse, una formula di struttura breve e una formula di struttura semplificata. Inoltre porta come formula di struttura “generica delle endorfine” quella di una particolare endorfina.. le endorfine son di vario tipo e hanno strutture molto diverse… nel link mostro la beta-endorfina per esempio. Se uno ragionasse come Marino in quell’ articolo, confrontando la sua ‘struttura generica’ e quella della b-endorfina dovrebbe dire ‘son completamente diverse, non son correlate’. Ha scelto inoltre proprio una formula di struttura dove non é mostrato il gruppo carbossibilico COOH tipico dei grassi e di molte endorfine, una mossa che non mi aspetterei da un informatore corretto.
Su tali basi (che dimostrerò del tutto infondate sotto il profilo scientifico ed etico), costui lancia violenti strali contro di me, definendomi, fra l’altro, una “vergogna per il mondo della scienza“, e tacciandomi di totale incapacità ed ignoranza. Affermazioni temperate appena dalla seguente ammissione, giunta solo dopo essere stato adeguatamente sbugiardato con dati alla mano: “Ti ho già abbondantemente risposto: biglino ha scritto una imprecisione. Doveva scrivere che la combustione del grasso poteva liberare eventuali endorfine animali presenti in circolo. Ciò non toglie che il suo errore, non essendo lui preparato in materia, é meno grave del tuo erroneo utilizzo di discorsi relativi alla somiglianza delle molecole e al tuo paragonare due tipi di formula di struttura diversi per sortire un determinato effetto“.Quindi, se tanto mi dà tanto, il sig. Biglino che scrive libri e fa conferenze fondate su un errore marchiano, è giustificato perché, poverino, non è del ramo, e non è bello “strumentalizzare” i suoi errori per sbugiardarlo… Interessante filosofia, devo dire.
In ogni caso, una duplice premessa è d’obbligo. La prima è che questi sono articoli DIVULGATIVI: se avessi intenzione di scrivere trattati o libri, certamente -visti i temi in discussione- ne verrebbero fuori opere comprensibili solo agli addetti ai lavori, e chiaramente non è questo lo spirito né mio, né dei Colleghi di ASPIS; un aspetto dunque da tenere a mente SEMPRE. La seconda è che, in questa circostanza, sono costretto a scendere nel dettaglio tecnico. Cercherò di usare un linguaggio comprensibile, ma per colpa del Perito Chimico contestatore qualche concetto potrebbe essere più ostico del solito. Tuttavia, per mantenere un livello di comprensibilità generale accettabile, non sparerò citazioni tratte dalla mia personale libreria universitaria: non siamo in una Facoltà, qui; utilizzerò link di eventuale approfondimento reperibili sulla Treccani on line: un sito prestigioso, indiscutibile, non specialistico ma sufficiente per i miei scopi QUI ED ORA. Adesso, per chi vuole seguirmi, partiamo pure.
800px-Beta-endorphin
Figura 4 La struttura della beta-endorfina
In primo luogo, il Perito Chimico sbaglia tutto praticamente fin dall’incipit. Intanto, la formula generica (come l’ho definita subito all’interno dell’articolo) che ho pubblicato non è di una endorfina qualunque (come lui stesso scrive: “… porta come formula di struttura “generica delle endorfine” quella di una particolare endorfina“: quindi sa perfettamente che il mio intento era didascalico!). Un Chimico con la “C” maiuscola che volesse buttarla in rissa anche su un semplice articoletto scritto per NON SPECIALISTI avrebbe immediatamente riconosciuto che quella in figura 1 non è una endorfina (come invece lui conferma), ma è LA MORFINA. Ho pubblicato QUELLA immagine solo per esemplificazione, e perché era sufficientemente piccola da non essere invasiva. Il Perito propone invece questa figura (figura 4). Sposta i termini della questione? No, per alcuni motivi. Intanto, continua a non esistere alcuna analogia o somiglianza fra la figura 4 e le figure 2 e 3 (o sbaglio?). In secondo luogo, negli oppiacei (di cui le endorfine, TUTTE, fanno parte) come è possibile vedere esiste il gruppo amminico -NH2 (o quello -NH-), CHE NON SI TROVA AFFATTO nei grassi. Come mai? Semplicissimo: i grassi contenuti nel tessuto adiposo sono LIPIDI, gli oppiacei (e quindi anche le endorfine!) sono PEPTIDI. Stiamo parlando di strutture completamente diverse: i primi sono costituite da lunghe catene di Carbonio, Idrogeno ed Ossigeno (C, H, O), variamente legati fra di loro, ma sempre in modalità LINEARE. Esistono i grassi SATURI (quelli in cui non è presente alcun doppio legame fra due atomi di C contigui), quelli MONO-INSATURI (in cui esiste UN SOLO doppio legame) e quelli POLI-INSATURI (in cui i doppi legami fra atomi di C contigui sono molteplici); i grassi saturi sono solitamente di origine animale, quelli poliinsaturi di origine vegetale. Gli oppiacei (e quindi le endorfine: QUALUNQUE endorfina), invece, sono composti derivati dal “montaggio” di amminoacidi. Le proteine sono peptidi, più o meno complessi, pesanti e lunghi; la globina che compone l’emoglobina è una proteina (e quindi un peptide); l’insulina è una proteina, e quindi un peptide. Per la precisione, le endorfine sono piccoli peptidi, che nulla hanno a che fare con i grassi, composti tipicamente da un numero compreso fra 26 e 32 (SOLITAMENTE!) amminoacidi
Figura 5 I principali componenti del sistema oppioide e i loro precursori
Figura 5
I principali componenti del sistema oppioide e i loro precursori
(figura 5); i precursori sono peptidi ancora più piccoli, con soli 5 o 6 amminoacidi. Tutte cose che ho regolarmente spiegato al mio non troppo gentile Interlocutore. Ora, dove sarebbe il mio malizioso errore metodologico che mi rende “la vergogna per la chimica e per il metodo scientifico” (testuale!)? Chiedo scusa, ma non lo capisco. Capisco benissimo, invece, che chi è messo all’angolo, come il Perito Chimico in questione, non sapendo ribattere (perché nulla ha ribattuto sugli aspetti tecnici) si dedica all’insulto. Proseguiamo, perché esistono un altro paio di esilaranti chicche buttate lì da costui.
Il Perito Chimico, in chiara confusione, cita alcuni articoli di Veterinaria, relativi a studi condotti SUI BOVINI, in cui si rilevano alcuni valori delle endorfine a livello PLASMATICO. Cioè nel sangue. Lui invece afferma che nei grassi BOVINI vi sono endorfine: falso! In ogni caso, esiste una sia pur piccola evidenza che siano presenti nel grasso umano/neonatale? Manco per idea: uno studio (uno dei tanti) dell’Università di Bari, Facoltà di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, specifica CORRETTAMENTE dove si trovano le endorfine nell’Uomo:
Ipofisi anteriore;
Ipofisi intermedia, in entrambi i casi specificamente nelle cellule corticotrope, cioè quelle che contengono ACTH (Ormone adrenocorticotropo); il meccanismo di liberazione è lo stesso per l’ACTH e le endorfine;
Sistema Nervoso Centrale (S.N.C.): sono contenute in neuroni lunghi il cui soma è concentrato soprattutto nell’ipotalamo medio-basale a livello del nucleo arcuato. Dall’ipotalamo i neuroni endorfinergici si proiettano anteriormente e caudalmente terminando in diverse aree cerebrali: 1) Setto anteriore 2) Nucleo paraventricolare 3) Nucleo paraventricolare del talamo 4) Nucleo parabrachiale 5) Materia grigia periacqueduttale. In altre, semplici parole: le endorfine NON sono presenti nei tessuti adiposi, ma, in pratica, solo all’interno dell’encefalo. L’epic fail dell’estremo difensore giunge, inesorabile, quando, nel disperato tentativo di salvare la faccia, giustifica il sig. Biglino, scrivendo: “Non é detto, se le endorfine sono in circolo nei grassi e nei tessuti dell’ animale, il loro bruciare le può liberare. Liberare non significa trasformare.“. Abbiamo visto che le endorfine non si trovano in circolo, e nemmeno nei grassi. Poi, per giustificare l’ingiustificabile difesa d’ufficio, ribadisce: “biglino ha scritto una imprecisione. Doveva scrivere che la combustione del grasso poteva liberare eventuali endorfine animali presenti in circolo“. Insiste testardamente su una sciocchezza scientifica grande come una casa, dunque.
Da ultimo, sottolineo che il Perito Chimico sostiene di non aver mai sentito il sig. Biglino affermare quanto da me riportato all’inizio di questo ormai lunghissimo articolo (la trasformazione del grasso neonatale bruciato in endorfine). Bene: non solo i Componenti dell’ASPIS Simone Barcelli, Gianluca Rampini ed Enrico Travaini possono tranquillamente confermare ciò che io affermo, ma lo stesso sig. Biglino (cosa volentieri dimenticata dai Suoi entusiasti sostenitori, che mi accusano di aver citato un solo episodio…) lo ripete sistematicamente. Eccone qualche altro esempio:
Mi fermo qui, ma potrei continuare…
La cosa davvero triste è che un Perito Chimico parli di “imprecisione da parte di Biglino“, non di “grossolano errore di fatto e di principio. Sì, davvero triste, se pensiamo che questo signore scrive libri ed articoli, e di converso mi accusa di “di aver utilizzato impropriamente due tipi diversi di formula“.
Come al solito, mi rimetto al giudizio del Lettore. Quello intelligente.

venerdì 1 agosto 2014

La biochimica (sbagliata) degli Elohim – dalla Bibbia secondo Biglino

Dal nostro Dr. Fabio Marino (ASPIS), volentieri pubblichiamo.
Una critica davvero sarcastica (ma la satira, del resto, è il sale dell'engagement sul web) come sempre - però - argomentata con competenza. Fabio è infatti medico, specialista in psichiatria, pertanto gli argomenti riportati dall'Autore Biglino non sono affatto lontani dal mestiere del Dr. Marino poiché interpretati come potenti psicotropi.
Che non sono tali, comunque.

Di seguito:

http://www.associazioneaspis.net/la-biochimica-sbagliata-degli-elohim-dalla-bibbia-secondo-biglino/


"Come molti ormai sanno, il sig. Mauro Biglino si avvia a diventare un autentico genio poliedrico dei nostri tempi. Il Nostro è già famoso per le bizzarre traduzioni pseudo-letterali dell’Antico Testamento (pur ignorando completamente gli elementi basilari delle cosiddette “espressioni idiomatiche”, presenti in ogni lingua viva o morta: ulteriori critiche sostanziali qui), per l’ammirazione sconfinata nei confronti del rag. Fracchia e di Ombretta Colli (Gli piace il noto e vecchio successo “Facciamo finta che“, risalente al 1975 circa), per essersi circondato da un manipolo di sedicenti “esperti”. Anche da costoro, presumibilmente, deriva la poliedricità esibita, che si accinge (lo ha ripetutamente anticipato Lui stesso) a spaziare pure nel mondo classico di “Iliade” ed “Odissea”: immagino con le medesime, ineffabili conclusioni delle sue magniloquenti opere già pubblicate. Nel ricordare ancora una volta, tuttavia, che il suo “lavoro” consiste nella scopiazzatura delle idee di Browning (“The Bible and Flying Saucers”) e di Claude Vorilhon-Rael, devo altresì notare che di recente Biglino discorre con rara competenza anche di Biologia, Biologia Molecolare e Biochimica. Davvero, non è poco. Peccato, però, che prenda solenni cantonate. La storia del razzo egizio, malamente “photoshoppato”, non Gli ha insegnato nulla, vista la sicumera con cui blatera di Biochimica. Vediamo un po’, dunque. Nel corso del Simposio sammarinese dello scorso Marzo, Biglino ha tenuto uno dei suoi soliti interventi: io ed altri Componenti di ASPIS eravamo presenti. Stavolta, però (a parte la sorpresa di trovarlo in un convegno ufologico, visto che abitualmente rifugge con uguale sdegno sia la qualifica di “ufologo” che di “esegeta”: e in entrambi i casi fa benissimo, visto quello che scrive e dice…) ha tirato fuori dal cilindro una storiella, già parzialmente smontata da un ambizioso giovane. Il lettore probabilmente ricorderà che, tempo addietro, la NASA pubblicò una notiziola, secondo cui il POSSIBILE odore dello spazio interplanetario poteva essere simile a quello emesso da una graticola arroventata. Si trattava, ovviamente, di una curiosità, anche perché nessuno -si suppone- può respirare nello spazio vuoto, e quindi annusarlo. Poteva mai una cosa come questa non essere strumentalizzata da un Signore come Mauro Biglino? Ovviamente no! Ed infatti, in quel convegno Egli inserì nel contesto del suo neo-evemerismo questo “fatto”, affermando a chiare lettere che il motivo dei sacrifici e degli olocausti offerti a YHWH/Elohim era proprio questo: permettere al nostalgico e brutale alieno di respirare aria di casa, insomma. Non solo: il Biglino afferma che OGNI PRIMOGENITO, di OGNI ANIMALE (Uomo compreso: e questo già la dice lunga sulla considerazione che l’Autore ha nei confronti della più alta espressione del libero pensiero…) sarebbe stato preteso da YHWH. Le cose, naturalmente, non stanno così: ma ne parleremo a breve, promesso!, in un articolo a parte. Ma il vertice del ridicolo Biglino lo raggiunge quando afferma esplicitamente che “gli è stato riferito” il motivo biochimico per cui il grasso del neonato umano sarebbe così appetibile per gli spietati Elohim, YHWH in testa: se bruciato, infatti, si trasformerebbe in endorfine. Sostanze simili alla morfina prodotte da qualsiasi organismo, in condizioni particolari; sostanze che, inalate (non “annusate“, sig. Biglino: I-N-A-L-A-T-E!) da questi selvaggi alieni, ne placavano ansie e dolori. Qui siamo veramente ad un livello altissimo, over the top. Ci sarebbe da ridere, se il concetto in sé non fosse di tale gravità, da far piangere. Ma controlliamo questa affermazione. Questa (figura 1)
Figura 1 Formula di struttura generica delle endorfine
Figura 1
Formula di struttura generica delle endorfine
 è la struttura generale delle endorfine: non a caso si parla di “formula di struttura”. Queste sostanze esercitano un’azione assai simile alle cosiddette “droghe”, ed hanno TUTTE una struttura simile a questa: cioè gli atomi che le compongono e la disposizione nello spazio degli atomi stessi è quella in figura. Osservatela bene.
Il neonato umano possiede effettivamente discrete quantità di tessuto adiposo (o grasso) BRUNO, come il Famoso Autore afferma. A differenza di quello BIANCO, ben rappresentato nell’adulto in sovrappeso (non in Biglino: Egli, fortunatamente, esibisce una figura slanciata che francamente Gli invidio), quello bruno non è solo “materiale energetico di riserva” che perdiamo con una bella dieta, ma rappresenta una fonte diretta di energia, per motivi metabolici che non specifico, perché andremmo troppo nel tecnico. Ebbene, la formula di struttura dei grassi contenuti nel tessuto adiposo (bruno o bianco la differenza è sostanzialmente trascurabile) è la seguente (figura 2):
Figura 2 La struttura degli acidi grassi
Figura 2
La struttura degli acidi grassi
Come chiunque può vedere, le formule sono drasticamente diverse, e garantisco (prego il Lettore di credermi sulla parola, oppure di verificare, se vuole, in qualunque libro di Biochimica e/o Biologia di livello universitario) che non esiste modo, tanto meno attraverso la semplice cottura (questo è il “bruciare un sacrificio”), di trasformare il grasso in endorfine. E nemmeno esiste alcuna evidenza scientifica che l’inalazione di effluvi di grasso possa, in qualunque modo, stimolare la produzione di endorfine.
Per ulteriore completezza, segnalo che esistono anche gli steroidi (generalmente sono ormoni, anche se è molto noto il colesterolo), che derivano dai lipidi e si presentano con questa base generale (figura 3), e anche in questo caso non è che somiglino molto alle endorfine…
Figura 3 Struttura generica degli steroidi
Figura 3
Struttura generica degli steroidi
Ora, poiché il Nostro è più sfuggente di un’anguilla, sottolineo che non solo ho udito con le mie orecchie quanto da Lui affermato, ma lo ripete (insieme al suo nuovo mantra “mondo omerico/Bibbia”) in numerose interviste.
Ricapitolando: il sig. Biglino farebbe bene, visto il suo recente interesse per la Biologia, a 1 – studiare bene la materia che tanto lo sta attraendo; 2 – in alternativa e/o in aggiunta, ricorrere a “collaboratori” meno compiacenti ideologicamente nei confronti delle sue bislacche idee, e più preparati e capaci di spiegarGli come stanno effettivamente le cose. A scanso di equivoci, io NON sono disposto né interessato a farGli da mentore; sono invece molto interessato, per amore della Verità, a sbugiardarLo ogni volta che sarà necessario. Un’osservazione gratuita, però, voglio regalarGliela, anche se è strano che i Suoi amici biologi, genetisti, naturalisti, motoristi e marconisti non Glie lo abbiano già detto. Esistono animali che, anche da adulti, conservano eccezionali quantità di tessuto adiposo bruno. Sono tutti quelli che vanno in letargo. Capisco che ghiri e scoiattoli sono piccoli. Ma verso Nord, specialmente 4-5000 anni fa, c’erano molti orsi, come anche in America. Possibile che nessun Elohim si sia inventato l’esclusiva del commercio di orsi? O che YHWH (“Absit iniuria verbis!”) fosse così pezzente, da non riuscire a comprare qualche orso ogni tanto? Oppure che, dopo aver affrontato un viaggio megagalattico da chissà dove, non fosse in grado di fare quattro passi in America o in Nord Europa per sgranchirsi le gambe (o i tentacoli) e catturare qualche bell’esemplare di Ursus Spelaeus, invece di accontentarsi delle briciole ebree?
Ai liberi pensatori l’ardua risposta. E anche, se vogliono, il diritto di replica. Preferibilmente assennata…"

sabato 19 aprile 2014

'Confutationes' crescono...

Ebbene si, la metodologia di 'Confutatio' è contagiosa.
Prima di questo blog - in parte - vi era un imperversare di esternazioni a tutto campo su ogni argomento inerente questioni di 'credo' ma, soprattutto, nessuna voce strutturata che facesse fronte alle polluzioni 'more than less' intellettuali su argomenti (spesso) ostili al commentatore medesimo.

'Disputa sul Cristianesimo solare'

è un blog affascinante teso a confutare l'ipotesi dell'Autore Pier Tulip il quale, troppo spesso, è stato contrastato per ragioni di 'autoreferenziazione'.
Sarebbe il minimo.
L'autocitazionismo, ad esempio nel caso di un Mircea Eliade o di un Eliphas Lèvi (per ragioni diametralmente opposte), potrebbe avere un senso.
Sul blog di Nekhen invece la verità viene a galla aldilà della buona espressione letteraria riguardo il testo di Pier Tulip 'KRST' che io stesso ho acquistato in versione e-book.

Concepire teorie attraverso assunti di base erronei è come pretendere di chiamare la Luna 'Sole' e viceversa.
Da seguire, al fine di capire che purtroppo - dietro apparenti competenze - si nascondono analisi superficiali e imprecise.

http://nekhen.italink.net/

Da seguire con attenzione.
Grazie.

mercoledì 8 gennaio 2014

Gran Bella Intervista

Confronto alla 'Jene' per Mauro Biglino e Mons. Avondios da parte di

LUOGHI MISTERIOSI (http//:www.luoghimisteriosi.it)

Una 'confessione' da entrambi i lati arricchita da aspetti ermeneutici di pensiero:
- lo scientismo dell'Autore e il misticismo del Sacerdote.
Molte note di colore, da seguire con divertimento.

Intervista doppia Mauro Biglino - Monsignor Avondios